BELLEZZE NATURALI E ARTISTICHE IN UN MONDO INCANTANTO
Castel di Luco (Acquasanta Terme - AP), immerso nella quiete dei boschi e nella semplicità della vita rurale, apre le sue porte ai visitatori per immergerli in un'atmosfera fiabesca!
Vari ed interessanti sono gli itinerari da percorrere e conoscere:
dal castello è possibile fare delle passeggiate a piedi o in mountain bike per visitare luoghi di notevole interesse storico – artistico: seguendo l’antico sentiero della “fonte vecchia”, si arriva al centro storico di Paggese, un nucleo di abitazioni in travertino del periodo medievale-rinascimentale con la chiesa di S. Lorenzo e la sua bella piazza, teatro, ogni anno in agosto, della rievocazione storica della “Notte di S. Lorenzo”.
Seguendo un altro sentiero che sale verso Valledacqua si raggiunge l’abbazia farfense del 970 d.C., rifiorita dopo la ristrutturazione ed il recupero di alcuni ambienti dell‚antico monastero.
In prossimità del capoluogo, uno spettacolare fenomeno naturale è offerto dalle Gole del Garrafo, cavità naturali prodotte dall‚erosione dell’acqua sulfurea. All’inizio del percorso si possono ammirare i ponti dell’età augustea ed Ottocentesco. Nei pressi è l’ingresso alle misteriose grotte carsiche ricche di stalattiti e stalagmiti riservate a visitatori più esperti ed equipaggiati. Da S. Maria (fraz. a 2 Km dal castello) si può raggiungere a piedi Tallacano (esc. facile – tempo complessivo 2 ore circa). Lungo il percorso si attraversano il fiume Tronto ed i querceti di roverella e si prosegue verso il villaggio abbandonato di Vallesaggia. Si attraversa il fitto castagneto, si oltrepassa Cocoscia e si arriva a Tallacano dagli stupendi portali in arenaria.
Il territorio comunale è ricco di presenze paesaggistiche di straordinaria bellezza ed è parte integrante del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Da Umito, a circa 7 Km dal castello, è possibile raggiungere le cascate della Prata e della Volpara (escursione facile – tempo complessivo: 4 ore). La prima (a 900 m. di altit.) è completamente immersa nel verde ed è di grande impatto emotivo, la seconda (a 1180 m. di altit.) è costituita da una serie di salti su imponenti lastroni di arenaria formatisi per erosione del Rio omonimo.
Altre escursioni sono consigliate verso le vette più belle del Parco, come ai monti Macera della Morte, Cima Lepri, Gorzano, Pizzo di Moscio e Pizzo di Sevo, o verso la Foresta di S. Gerbone, uno dei boschi appenninici che più si avvicina alla foresta vergine non modificata dall’uomo. In prossimità del Parco della Laga, altri scenari paesaggistici, meta di suggestivi itinerari, sono offerti dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini.