KANT...E LE SUE ABITUDINI
12.02.2015 12:57
- Una volta, dopo aver tenuto una lezione singolarmente sconclusionata, piena di silenzi e di distrazioni, Kant confessò ad un amico di essere stato disturbato dal fatto che uno dei suoi ascoltatori aveva la giacca priva di un bottone: l'assenza di quel bottone lo aveva come ipnotizzato.
- Durante un esame, a un allievo impreparato Kant fece capire che aveva poche possibilità di essere promosso. Lo studente si appellò alla filosofia del maestro, ricordandogli che la clemenza è uno dei postulati dell'imperativo categorico. Kant rispose: E' vero, ma l'imperativo categorico non è così categorico come lei crede.
- Durante un esame, Kant chiese a uno studente: Sa dirmi qual è la causa delle aurore boreali? Lo studente rispose di averlo studiato, ma di averlo dimenticato. E Kant gli disse: E' un vero peccato. Lei era l'unica persona al mondo a saperlo.
- Un vecchio amico confidò a Kant di volersi sposare e di aver scelto una diciottenne. E aggiunse : Certamente non posso sperare di avere un erede. Kant replicò: Non puoi sperarlo, ma puoi temerlo.
- A Kant, che era ghiottissimo di formaggio, il medico aveva consigliato di evitare di mangiarne troppo. Per questa ragione il maggiordomo di Kant gli teneva nascosto il formaggio: il risultato fu che Kant licenziò il maggiordomo!
- Kant sostenne che le donne dotte adoperano i libri come usano l'orologio, che esse portano per far vedere che ne hanno uno, anche se è fermo o guasto.
- Kant aveva un comportamento estremamente regolare ed abitudinario: nel pomeriggio amava passeggiare sempre alla stessa ora, al punto che gli abitanti di Konisberg regolavano gli orologi al suo passaggio. Soltanto un giorno non fu visto uscire all’ora consueta: era stato talmente preso dalla lettura dell’Emilio di Rousseau da dimenticare di fare l’abituale passeggiata.