LA 1000 MIGLIA A SAN BENEDETTO DEL TRONTO

18.05.2016 15:04

SAN BENEDETTO DEL TRONTO 

La Mille Miglia torna a San Benedetto dopo 59 anni

La Riviera delle Palme ospiterà la prova cronometrica in programma venerdì 20 maggio 2016, 

coinvolgendo anche le città di Fermo e Grottammare, con successivo arrivo ad Ascoli Piceno.

 

La Mille Miglia è stata una corsa di lunga distanza, effettuata su strade aperte al traffico che si disputò in Italia per ventiquattro volte dal 1927 al 1957 (13 edizioni prima della seconda guerra mondiale e 11 dopo il 1947).

Dal 1977 la «Mille Miglia» rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d'epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato (o risultavano iscritte) alla corsa originale. Il percorso (Brescia-Roma andata e ritorno) ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale mantenendo costante il punto di partenza/arrivo in Viale Venezia.

LA STORIA

La corsa venne ideata come gara unica (non a tappe) e organizzata dal conte Aymo Maggi con l'aiuto di Renzo Castagneto, dotato di ottime capacità organizzative, in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d'Italia; tutto ciò insieme al conte Franco Mazzotti primo finanziatore e al decano dei giornalisti nel settore automobilistico Giovanni Canestrini.

Fu scelto un percorso a forma di "otto" da Brescia a Roma e ritorno, su una distanza di circa 1.600 km (corrispondenti a circa mille miglia, da cui il nome). Solo dopo la fine della prima Mille Miglia si decise, visto l'enorme successo, di ripetere la prova negli anni a venire.

Nelle successive edizioni il tracciato fu modificato per tredici volte. La prima edizione partì il 26 marzo 1927, con la partecipazione di settantasette equipaggi, due soli dei quali stranieri (al volante delle piccole Peugeot 5 HP spider). Ventidue vetture furono costrette al ritiro e cinquantacinque portarono a termine la corsa. I vincitori - Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi - a bordo di una OM, completarono il percorso in 21 ore, 4 minuti, 48 secondi e 1/5 alla media di km/h 77,238.

Il 1938 fu segnato da un grave incidente subito dopo Bologna. Una Lancia Aprilia, infatti, uscì di strada e finì sulla folla uccidendo dieci spettatori, tra cui sette bambini. Altre ventitré persone restarono ferite. Le cause dell'incidente non furono mai del tutto chiarite. Ad ogni modo, il capo del governo, Benito Mussolini, decise di non concedere più l'autorizzazione per gare di corsa su strade pubbliche.

Nel 1940 si riuscì ad organizzare una nuova gara, ufficialmente denominata Gran Premio di Brescia, che consisteva in una corsa a circuito triangolare che toccava le città di Brescia, Mantova e Cremona. Il circuito prevedeva nove giri in modo da raggiungere la lunghezza di circa 1000 miglia.

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